Il giardino romantico di Anna Romaniello

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Esiste un luogo a Filiano, tra le pendici del Monte Vulture e del Castello di Lagopesole, in cui il passato e le tradizioni tornano in vita, un giardino in cui i ricordi diventano ispirazione, un posto in cui vecchi oggetti dimenticati rinascono a nuova vita. Non è un sogno, ma è il “Giardino romantico” di Anna Romaniello.
Ho visitato il giardino di Anna in tarda serata, dopo una di quelle giornate difficili e da dimenticare e sono ritornata a casa con uno spirito nuovo, sereno e pieno di speranza. Respirare l’aria fresca della sera, passeggiare e chiacchierare con Anna in un luogo così unico e curato, mi ha fatto capire che per quanto la vita possa essere difficile, c’è sempre qualcosa di bello e speciale per cui lottare e tornare a sorridere.

Cosa rappresenta per te questo giardino? Cosa hai voluto raccontare attraverso di esso?
Ho voluto ridare valore al nostro passato e alle nostre tradizioni. Con questa finestra ho incorniciato il vigneto della mia famiglia, per ricordare le nostre origini avendo però sempre uno sguardo verso il futuro sperando che sia pieno di gioie. Questo giardino è nato poco per volta, l’ho creato aggiungendo ogni giorno qualcosa in più come un mosaico. Esso racchiude il mio amore per le mie origini, per la natura e per il nostro territorio.

Da dove nasce questa tua passione artistica?
Direi che è nata all’improvviso. Io come tutti sono andata a scuola, poi purtroppo abbiamo avuto una disgrazia in famiglia e quindi ho dovuto anche io rimboccarmi le maniche a dovere. Con questo allestimento ho voluto rappresentare me stessa ma anche mio padre. Lui, purtroppo, ha lasciato tutto a metà e poiché era un costruttore, direi che ho ereditato da lui questa vena artistica. Si tratta di una passione che ho da sempre, questa voglia di creare cose nuove.

Dove hai trovato tutto questo materiale: finestre, porte, sedie, vecchie biciclette e tutto il resto?
Ho chiesto ad amici e conoscenti se avessero vecchi oggetti che non usavano più e li ho recuperati.

Ecco, l’importanza del riciclo e del riuso. Ogni oggetto può rinascere a nuova vita?
Certo, con gli oggetti e con la natura si può fare di tutto. Come vedi, anche l’oggetto più grezzo può essere usato per creare qualcosa di meraviglioso. Queste sono pietre che ho caricato nella mia macchina da sola e poi le ho usate per creare un pozzo o un’aiuola.

Dunque, oggetti che non hanno più valore per qualcuno, tornano ad averne per qualcun altro. Perché questo allestimento è stato usato anche come set fotografico per cerimonie, giusto?
Sì, il giardino è stato usato come location per matrimoni, cresime e battesimi. Anche i fotografi professionisti che seguivano i vari eventi si sono complimentati con me per aver creato questo set originale e autentico. Inoltre, il giardino è tutto illuminato e questo crea una bellissima atmosfera anche di sera.

Hai mai pensato di trasformare questa tua passione in un lavoro?
Oggi ci sto pensando. Mi sono chiesta: perché scegliere sempre i soliti luoghi o allontanarsi tanto quando invece abbiamo anche noi il nostro paesaggio bellissimo e dei tesori come il Castello di Lagopesole o il Monte Vulture, che come vedi ho incorniciato con queste finestre. È anche un modo per valorizzare e promuovere il nostro territorio.
Questo giardino può essere usato non solo come set fotografico, ma potrebbe ospitare piccole cerimonie, mostre o anche recite, perché no. Ci vuole solo fantasia!

Pensi di creare altri allestimenti?
Al momento mi dedico a questo, poi mi lascio guidare dalla mia fantasia e mi regolo di volta in volta.

Quello che percepisco, ammirando questo luogo, è che oltre alla fantasia e alla creatività ci hai messo anche molta cura, nei minimi particolari.
Sì, ci ho investito molto tempo e cura. Metà giornata la passo al lavoro, come dipendente di FCA-Stellantis e l’altra metà la trascorro qui, perché mi appaga e mi dà tanta soddisfazione. Mi fa stare bene.

Qual è la tua idea di bellezza? Cosa significa per te?
Per me la bellezza è la semplicità. Un fiore è bello perché è un fiore. Come dicevo prima, anche un vecchio oggetto dimenticato può avere ancora qualcosa di bello da rivelare.

Da diversi anni, stai realizzando il presepe nella Chiesa madre di Filiano che viene sempre più apprezzato. Lo farai ancora?
Certo, lo farò. Ci tengo a nominare Nicola Martinelli, che è sempre stata la prima persona che veniva a congratularsi come me e che si offriva di aiutarmi se occorresse. Per lui, sarà ancora più bello quest’anno.

Ti ringrazio davvero, sono sicura che avrebbe molto apprezzato.
Vedo che all’ingresso del giardino c’è anche una statua di Padre Pio. Cosa rappresenta la fede per te?
La fede è la mia forza fisica e spirituale. Sono nata in una famiglia cristiana e la fede mi guida da sempre in tutto quello che faccio. Per me è fondamentale.

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