Aumentano i ciak made in Basilicata ma calano le presenze al cinema

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La Basilicata viene spesso definita una terra di cinema.
Non è un caso, infatti, che artisti come Pier Paolo Pasolini, Francesco Rosi, Dino Risi, i fratelli Taviani, Lina Wertmüller, Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores e Roberto Rossellini abbiano scelto la nostra regione come location per le loro opere cinematografiche.
Negli ultimi anni c’è stata una crescita notevole di grandi e piccole produzioni cinematografiche e televisive, nazionali ed internazionali, realizzate nella nostra regione e alcune di queste saranno in concorso per il David di Donatello 2017. Montedoro del regista lucano Antonello Faretta, Una diecimilalire di Luciano Luminelli, Un paese quasi perfetto di Massimo Gaudioso, Ustica di Renzo Martinelli e Veloce come il vento di Matteo Rovere saranno in corsa nella categoria Film Italiani. Il colossal Ben Hur di Timur Bekmambetov nella categoria Film Stranieri e Il fischio di famiglia di Michele Salfi Russo nella categoria Documentari. Infine, Le ali velate di Nadia Kibout, L’aurora che non vedrò di Mimmo Mongelli e Ballata per un ergastolano dell’attore e regista lucano Cosimo Fusco, nel genere Cortometraggi.
Nonostante questo, però, i dati forniti da Cinetel sulle presenze e gli incassi nel settore cinema per la Puglia e la Basilicata riferiscono che il 2017 è cominciato decisamente male. Rispetto a quanto accadeva agli inizi del 2016, quest’anno è stato registrato un calo del 48,27% di presenze nelle sale cinematografiche e del 53,70% di incasso al botteghino. Se ne è discusso nel corso dell’annuale conferenza stampa di presentazione dei risultati Cinetel, organizzata da ANEC, ANEM e ANICA, svoltasi a Roma il 17 gennaio 2017. “Questi dati fanno sicuramente pensare che il cinema pugliese nel 2016 è stato determinante nella ripresa del box office. Ma non si vive di solo Checco Zalone, quindi ora più che mai sono necessari interventi pubblici a sostegno degli esercizi cinematografici” così ha commentato Giulio Dilonardo, presidente Agis – Anec di Puglia e Basilicata. “A questo punto però si rende necessario un intervento di promozione del pubblico, di audience developement, attraverso un sostegno che crei un collegamento tra la rete di sale delle regioni e il mondo della scuola, ad esempio incentivando la frequentazione degli studenti in orari antimeridiani, perché è proprio il pubblico giovane che occorre formare. – ha concluso Dilonardo – Tra l’altro, senza interventi sulle attività e non solo sulle strutture, non si potrà arrestare la tendenza alle chiusure di sale tradizionali ritenute cuore pulsante di tante comunità.”

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