Associazione Pro Loco di Filiano: intervista al Presidente Vito Filippi

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direttivo_prolocoIl 1° gennaio 2015 si è aperta la campagna di tesseramento alla Pro Loco di Filiano per l’anno sociale 2015. Questa associazione è nata il 26 maggio 1987 e, da allora, porta avanti eventi culturali di elevatissimo spessore, interventi finalizzati alla promozione del patrimonio locale ed efficaci azioni di promozione sociale.
Abbiamo incontrato il Presidente Vito Filippi, il quale ci ha spiegato l’importanza del volontariato per la promozione del territorio e quali sono i punti di forza di questo piccolo ma molto vivace paese.

Sei Presidente della Pro Loco di Filiano da maggio 2013. Come descriveresti quest’esperienza?
La scelta di impegnarsi in un’associazione come la Pro Loco è scaturita in me dalla necessità di contribuire direttamente alla valorizzazione dei luoghi che vivo. La passione per il tuo paese ti porta a impegnarti e a dare il tuo contributo. Attraverso il lavoro nella Pro Loco è possibile promuovere Filiano, la sua cultura e il suo territorio.
La decisione di assumere la carica di Presidente è nata, invece, dalla spinta degli amici della Pro Loco. Un compito delicato che cerco di portare avanti con la voglia di migliorare un’associazione “storica” e fortemente radicata nel territorio. Amministrare bene una Pro Loco non è un compito facile, occorre gestire in modo oculato le poche risorse a disposizione, sapere quale direzione di marcia seguire per continuare un percorso di valorizzazione delle risorse culturali locali.
Una delle cose principali credo che sia che con i soldi non si fa tutto: senza il volontariato le nostre comunità cadrebbero a terra. Proviamo a pensare, per esempio, ad una sagra di paese: senza il volontariato e con solamente molti soldi si potrebbe fare, certamente, ma che tipo di festa sarebbe? Il contatto umano che si crea tra il signore anziano che va al bancone della Pro Loco per chiedere al giovane volontario un bicchiere di vino, non è lo stesso che si troverebbe in un autogrill; o chiamare un’agenzia artistica che gestisce l’intero programma estivo è una situazione da villaggio turistico adriatico, più che da paese collinare.
Un’altra cosa importante che ho toccato con mano è che mettere attorno ad un tavolo tante persone e ragionare assieme su un problema è molto difficile. Ho sempre cercato di far convergere nella Pro Loco tutte quelle persone che avessero intenzione di spendersi per la propria comunità.
Le soddisfazioni che ho avuto in questi due anni di presidenza sono davvero moltissime: dal calore ricevuto dai turisti e dai compaesani, dall’aumento delle conoscenze e dalla crescita continua, fino alle innumerevoli esperienze maturate. Vedere l’entusiasmo delle persone che volontariamente (e gratuitamente) mettono a disposizione della comunità il loro tempo, la loro esperienza e la loro voglia di fare, è una cosa impagabile per un Presidente.
Tutto quello che è stato fatto, e mi auguro anche quello che sarà fatto, appartiene non alla singola persona ma a tutta la Pro Loco e soprattutto appartiene alla nostra comunità. Filiano, secondo il mio punto di vista, mi appartiene e come tale vorrei vederlo sempre fiorente.

Ci puoi fare un bilancio di quest’anno appena trascorso?
Siamo particolarmente soddisfatti per quanto fatto nell’anno sociale 2014. Le tante iniziative organizzate e il riscontro testimoniato dalle tante presenze e dalla cassa di risonanza che si è venuta a creare all’esterno, testimonia che la strada intrapresa è quella giusta.
L’impegno è stato quello di mettere in moto iniziative ed eventi che potessero far uscire di casa i filianesi e attrarre un pubblico esterno. Si è puntato sulla valorizzazione del territorio, sulla ricerca dei valori locali, sulla crescita culturale, sul modo migliore per far conoscere ed apprezzare il nostro paese.
Nel 2014, un calendario molto nutrito ha messo a dura prova un Direttivo, dinamico e sempre pronto a confrontarsi con sfide organizzative sempre più impegnative. Una crescita degli standard di qualità organizzativi ed una determinata motivazione al raggiungimento degli obiettivi sono stati il cavallo di battaglia di questa Pro Loco.
Rimanendo alle attività principali, siamo partiti con la commemorazione del giorno della memoria realizzando un reading visuale e una mostra dal titolo “I Fumetti della memoria. La Shoah raccontata a strisce”. Abbiamo realizzato cinque presentazioni del libro di autori lucani, tre incontri sulla salute occupandoci di dislessia, tiroide e obesità. È stato avviato il progetto “Favole a merenda” dedicato ai bambini, che ci sta dando grandi soddisfazioni. Abbiamo tenuto due importanti incontri aventi come tema il valore educativo dello sport e il giornalismo d’inchiesta in Basilicata. Ci siamo occupati di arte, con l’incontro sul senso della bellezza nell’arte e l’esposizione della mostra di arte sacra “La Via Crucis di J.F. Overbeck”. Abbiamo realizzato un Corso di Dizione che ha visto quasi 30 partecipanti. L’anno si è concluso con la seconda edizione del “Presepe vivente per le strade del borgo antico” che, nonostante il cattivo tempo, è stato un successo.
Il 2014 si è caratterizzato per la realizzazione della trentesima edizione della “Via Crucis con personaggi viventi”. Per l’occasione abbiamo dato alle stampe il volume “1984-2014 Filiano 30 anni di Via Crucis” per celebrare il trentennale della “Via Crucis vivente”, che per Filiano rappresenta una tradizione particolarmente sentita per il suo forte senso di aggregazione nel rappresentare la Passione di Cristo.
L’estate 2014 è stata una delle migliori degli ultimi anni. Filiano con la sua Piazza SS. Rosario si è trasformato in un palcoscenico a cielo aperto con lo svolgimento di numerosi eventi e manifestazioni a carattere sportivo, musicale e folkloristico. Tantissimi i volontari che hanno scelto di fare un’esperienza organizzando serate di divertimento. Segno concreto della volontà, sempre più diffusa tra i giovani, di voler essere in prima linea e di voler tradurre questo impegno in un’azione concreta di solidarietà e di condivisione.
Tra le attività estive spicca la nostra manifestazione principe: l’evento enogastronomico “Lu Muzz’c – Giornata tipica del mietitore”, che si tiene il 17 agosto di ogni anno.
La Pro Loco di Filiano ha ottenuto anche quest’anno, per la sesta volta, di essere sede di Servizio Civile Nazionale UNPLI Basilicata, con il progetto “Basilicata: mosaico di arte, cultura e natura da leggere e raccontare”.
Quindi, appuntamenti enogastronomici, incontri culturali, eventi sportivi, intrattenimenti teatrali e musicali e molto ancora, hanno caratterizzato l’impegno assunto, offrendo ad un mix molto eterogeneo di partecipanti, la possibilità di ritrovarsi e divertirsi insieme.
Nonostante le obiettive difficoltà, soprattutto in termini di disponibilità di risorse umane e finanziarie adeguate, il Consiglio Direttivo ha cercato di avviare nuove iniziative e di consolidare quelle intraprese, diversificando il più possibile gli ambiti di azione della Pro Loco così come vuole lo Statuto e porre solide basi per gli anni a venire.
Abbiamo riscontrato un problema di comunicazione che deve essere affrontato: questa associazione, nel tempo, ha messo in campo eventi importanti e prestigiosi che però, qualche volta, hanno sofferto della mancanza di adeguato pubblico, in particolare locale. Però, mi piace ripetere, che conta relativamente la quantità delle presenze quanto, invece, il reale interesse di chi le frequenta, la nostra filosofia è, infatti, quella di far conoscere le nostre bellezze storico-paesaggistiche a quei pochi che sapranno realmente trasmetterle ad amici, parenti e conoscenti, tramandando l’esperienza vissuta.

Quali sono i punti di forza della Pro Loco di Filiano?
A livello regionale, la Pro Loco di Filiano viene riconosciuta come una delle più attive. Gli ingredienti di questo efficace e incisivo dinamismo sono: l’amore per il territorio; la squadra, il nostro direttivo è giovane, con idee sempre nuove e tanta voglia di fare; il confronto, fonte di crescita; la determinazione, vogliamo vivere e far vivere i nostri figli in un ambiente stimolante; la scommessa di rappresentare un punto di luce per l’intero territorio.
Il merito dell’evoluzione della Pro Loco va anche alle Amministrazioni Comunali che dal 1987 fino ad oggi sono state vicino all’Associazione, a tutti i soci ed agli amici che in vario modo hanno contribuito alle nostre attività. Fin dall’inizio del mio mandato ho tenuto a sottolineare un aspetto: del Direttivo e dell’Associazione fanno parte numerose persone che elettoralmente la pensano diversamente tra loro. Però, una delle fondamenta della nostra Associazione è stata e sarà sempre: tenere la politica fuori dalla nostra porta.
L’utilizzo dei moderni strumenti di comunicazione diventa funzionale al rilancio del nostro territorio, durante le nostre iniziative realizziamo filmati per promuovere le location con interviste e contributi da veicolare attraverso i principali social. Utilizziamo i nuovi media per veicolare contenuti foto/video e testuali, sia in relazione agli eventi svolti sia in relazione alle ricerche che poniamo in essere costantemente nelle nostre attività. Il sito internet ha l’obiettivo di rafforzare sul web l’immagine della Pro Loco di Filiano quale protagonista, in prima linea, per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale.
La possibilità di poter gestire la Biblioteca comunale (dal 1998) e il Centro sociale (dal 2006) in convenzione con il Comune di Filiano, ci ha consentito di disporre di ampi spazi per realizzare nel miglior modo possibile le nostre iniziative.
Ho cercato di instaurare un rapporto cordiale e produttivo con tutte le associazioni presenti in paese, cercando di smussare qualche eventuale spigolo o incomprensione affiorante, far capire che la Pro Loco è di tutti, deve rappresentare tutti, deve rispettare tutti ed essere rispettata da tutti.
In conclusione, tutti gli sforzi della Pro Loco di Filiano sono stati sempre rivolti alla creazione di eventi e manifestazioni aventi come protagonista la comunità ed è proprio questo lavorare per valorizzare il proprio territorio la carta vincente che ha portato alla Pro Loco di Filiano la soddisfazione e il consenso dei residenti e la rinnovata fiducia della Amministrazione comunale.

Sappiamo che, per il 2015, sono in programma due progetti importanti: “Pitture rupestri” e “Dialetto… lingua del cuore”. Di cosa si tratta?
Nell’ambito delle iniziative messe in campo per il 2015, la Pro Loco di Filiano porterà a compimento due importanti progetti su cui stiamo lavorando da diversi mesi: uno riguarda la valorizzazione delle pitture rupestri di Filiano e l’altro il dialetto aviglianese.
Viviamo in un’era virtuale dove tutto è statico e fermo, tutto passa attraverso i social network e dietro un monitor di computer si fossilizzano speranze ed ideali. Conoscere il proprio territorio, amarlo e rispettarlo sicuramente aiuta a recuperare una propria identità storica e culturale. Conosco molte persone di Filiano, e specialmente giovani, che non hanno mai visto da vicino le pitture rupestri di Tuppo dei Sassi: sono giovani che non hanno la percezione della ricchezza che gli sta intorno e che anche attraverso i social network potrebbero veicolarla. Spesso si tende a dimenticare il valore intrinseco del «chi siamo e da dove veniamo», ed è proprio questo lo spirito del progetto “Pitture rupestri”.
Il progetto prevede la raccolta degli scritti sulle pitture rupestri di Riparo Ranaldi che confluiranno nella realizzazione di un volumetto. Il volume sarà presentato in un convegno e in un incontro con la scuola.
Il secondo progetto è stato denominato “Il dialetto… la lingua del cuore”.
In una società in cui la globalizzazione regna sovrana e le comunicazioni avvengono via internet o via sms, parlare di dialetto può sembrare anacronistico. Eppure, il dialetto resta la lingua del cuore. Il dialetto fa parte del nostro bagaglio culturale, ci distingue, ci identifica e ci colloca in un preciso punto del nostro Paese. Al dialetto basta una sola parola per esprimere i pensieri, i sentimenti, gli stati d’animo. Questa è la sua ulteriore straordinarietà.
Il progetto nasce dalla convinzione dell’impossibilità di recuperare la memoria storica, prescindendo dall’analisi dei contributi che i dialetti offrono al territorio in cui affondano le proprie radici. Il progetto è animato dall’intento che il patrimonio rappresentato dall’enorme mole delle scritture vernacolari non si perda nel circolo ristretto dei cultori e degli amici, mantenendo così la dignità di libera lingua popolare, adatta alla conversazione, la cui ricchezza e specificità sono costituite da quell’arguzia spontanea e da quel brio conviviale che la  lingua letteraria non potrà mai riprodurre.
Saranno realizzati alcuni incontri con la scuola e con il pubblico in generale, in cui si parlerà del dialetto e del dialetto aviglianese in particolare. Saranno coinvolti studiosi, scrittori dialettali e poeti in vernacolo.
Tutti e due i progetti sono stati ideati da alcuni nostri soci, che ne stanno curando la realizzazione con professionalità e competenza. I suddetti due progetti rientrano nell’ambito del Servizio Civile Nazionale “Basilicata: mosaico di arte, cultura e natura da leggere e raccontare” ideato dall’Unpli Basilicata.

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