Unione delle Frazioni Castellane: intervista al Presidente Donato Lucia
Alla luce delle riforme che il Governo Nazionale sta portando avanti e dopo la soppressione delle Province, già si parla di accorpamento dei piccoli comuni al di sotto dei 5000 abitanti. A questo proposito, tra gli abitanti di Castel Lagopesole e di Filiano sono diventate sempre più numerose le discussioni sulla possibilità di unire questi due territori.
A Lagopesole, in realtà, si parla di questa opzione già da molto tempo. Nel 2007, è stato fondato il circolo politico “Unione delle Frazioni Castellane” proprio con l’obiettivo di rendere concrete queste aspettative che gran parte dei “castellani” invocano da anni. Ne abbiamo parlato con Donato Lucia, Presidente del Circolo, il quale ci ha spiegato meglio quali sono i vantaggi che potrebbero ottenere sia il territorio di Castel Lagopesole sia quello di Filiano.
Come nasce il Circolo Politico “Unione delle Frazioni Castellane” e quali sono i vostri obiettivi?
Il Circolo Politico “Unione delle Frazioni Castellane” nasce nel 2007, ma l’idea di “passare” con il Comune di Filiano risale ai primi anni novanta, all’indomani dell’ultimo tentativo fallito di autonomia degli anni ottanta.
Le deludenti e fallimentari gestioni delle ultime Amministrazioni Comunali di Avigliano, rispetto alle aspettativa di sviluppo e di crescita di Lagopesole, ci hanno convinti ad aprire un Circolo Politico per dare concretezza a quella vecchia idea e perseguire l’obiettivo di accorpare il territorio della Circoscrizione di Lagopesole mediante annessione al Comune di Filiano e realizzare la riunificazione di un territorio omogeneo (appartenente per oltre quattro secoli al feudo di Lagopesole del Principe Doria) abitato dalla stessa popolazione “aviglianese” con usi, costumi, tradizioni e lingua comuni.
Perché ritenete che sia così importante per la Circoscrizione di Lagopesole separarsi dal Comune di Avigliano e unirsi al Comune di Filiano. Quali vantaggi otterrebbe Castel Lagopesole?
E’ importante perché permetterebbe alla Circoscrizione di Lagopesole di rapportarsi facilmente con il Centro Amministrativo di Filiano, che si trova a soli 5 km di distanza, senza l’incubo di dover oltrepassare il Monte Carmine (con oltre 1200 m di altitudine) per raggiungere Avigliano, che dista ben 15 km da Lagopesole.
L’operazione è importante, soprattutto, perché consentirebbe a Lagopesole di avere il vantaggio di essere rappresentato in Giunta e nel Consiglio Comunale di Filiano in un rapporto paritario con i rappresentanti di Filiano, Sterpito, Inforchia, Dragonetti, Scalera e Montecaruso; quindi, di veder attuate quelle aspettative di sviluppo e di crescita vanamente invocate da anni che sono essenzialmente l’affermazione di Lagopesole come polo scolastico-formativo-culturale e la valorizzazione turistica- residenziale.
Quali vantaggi otterrebbe, invece, il Comune di Filiano?
Filiano avrebbe il vantaggio immediato di raggiungere e superare il limite dei 5000 abitanti (così come previsto per i prossimi accorpamenti dei piccoli comuni montani); la possibilità di realizzare un grande comune-cerniera tra il Vulture e il Potentino, con un territorio omogeneo dalle grandi prospettive di sviluppo (Agricoltura-Commercio-Artigianato-Occupazione-Servizi-Turismo e Ambiente) e, infine, il mantenimento del nome del Comune e della casa comunale a Filiano Centro.
La comunità di Lagopesole è d’accordo?
Questo lo decideranno i “castellani” con il referendum popolare.
Sappiamo che avete proposto questo progetto all’Amministrazione Comunale di Filiano. Avete avuto una risposta positiva?
Si, abbiamo inviato una lettera al Sindaco e al Consiglio Comunale di Filiano, invitandoli ad una riflessione sul futuro del paese. La stessa è stata inviata alle Segreterie dei partiti politici e alle Associazioni socio-culturali presenti sul territorio filianese. Siamo in attesa della risposta ufficiale, ma i primi riscontri sono positivi.
Pensate che la comunità di Filiano sia d’accordo all’accorpamento con la Circoscrizione di Lagopesole?
Anche questo lo deciderà la comunità “Filianese” con apposito referendum.
