Caro Babbo Natale: ecco qualche consiglio

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Con il mio spirito natalizio

Caro Babbo Natale,
eccomi di nuovo qui. Ti sono mancata?
Ormai siamo amici di penna da molto tempo e sono sicura che tu abbia per me un occhio di riguardo. Direi che me lo merito! Ti mando letterine da quando ho imparato a scrivere, quindi da un bel po’.
Sì, prima che me lo rinfacci, è vero… confesso, ho saltato qualche anno. Ma non puoi biasimarmi, tutti attraversiamo quella fase in cui mettiamo in dubbio la tua esistenza, ma è una cosa fisiologica che poi passa con il tempo.
Però devi ammettere che nella tua storia molte cose non tornano, sono quantomeno insolite e sospette. Mi meraviglio di te! Insomma, con tutto lo staff di folletti al tuo seguito potevi inventarti un racconto un tantino più credibile.
Sai, la mia generazione si lasciava convincere più facilmente, non voglio dire che eravamo più tonti, ma di certo eravamo più inclini a credere alle favole. I bambini di oggi sono svegli, super stimolati da queste nuove tecnologie e non si lasciano persuadere facilmente, perciò è necessario sistemare alcune falle nella tua strategia di comunicazione in modo da ottenere maggiore credibilità e quindi seguito.
Più followers per Babbo Natale!
Così ho pensato: visto che tu in questi anni hai fatto tanto per me e mi hai regalato tante cose belle, questa volta voglio farti io un regalo. Proverò a darti qualche idea su come rendere la tua storia più credibile.
Ecco qui un paio di punti su cui riflettere.

La letterina

Io sono una grande appassionata di scrittura a mano e di lettering, adoro la cartoleria e i colori di ogni genere, ma ammetto che la tecnologia ha fatto passi da gigante e aiuta tantissimo nel lavoro. Direi che da questo punto di vista sei rimasto un po’ troppo indietro: so di folletti che si lamentano perché non riescono a gestire e smistare tutta la posta cartacea che sta arrivando in questi giorni.
Perché non inizi a ricevere anche email? O messaggi video? Sarebbe divertente oltre che veloce. Qualche anno fa ti suggerii di aprire un account social, ma ti sei rifiutato categoricamente e capisco che tu voglia mantenere un alone di mistero attorno a te, ma questi piccoli cambiamenti ti aiuterebbero molto nel tuo lavoro.
Promettimi che ci penserai.

Il caminetto

Lo devo ammettere. Questo è stato il punto che non mi ha mai convinto in tutta la storia del tuo arrivo. Vanno bene le renne volanti e tutto il resto, ma il camino?
È una questione logistica. Non fraintendermi… sei un tipo robusto e va bene così, ci piaci tantissimo cosi come sei e, mi raccomando, non cambiare mai.
Ma il camino, sul serio come fai a passare attraverso il comignolo?
E chi come me non ha il caminetto in casa? A questo ci hai mai pensato?
Avresti dovuto, perché su questa storia ho sempre stressato tanto i miei genitori che per un po’ hanno pure provato a inventarsi qualcosa, ma alla fine mi liquidavano dicendo: “senti, era questo che volevi? Bene, ora gioca e basta domande!”
Sì, sono sempre stata una piccola rompiballe!
Perché non provare il teletrasporto, una stampante 3D che ti faccia apparire in salotto o qualcosa del genere.
Certo, su questo c’è da lavorare ancora molto.

Latte e biscotti

Questo punto non è un difetto di strategia, ma più che altro una mia curiosità personale. Parti dalla Lapponia e arrivi in tutte le parti del mondo, trasporti grandi e pesanti sacchi, entri (dal camino o in qualsiasi altro modo) nelle case di tanti bambini, lasci i regali e riparti subito dopo.
Mi chiedo: dopo un viaggio così lungo davvero ti bastano solo latte e biscotti?
Io faccio fatica a farmeli bastare a colazione, tu come ci riesci? Dimmi il tuo segreto, ti prego!
Comunque, se vuoi quest’anno posso farti trovare qualcosa di più buono e sostanzioso. Qui in Basilicata a Natale (e non solo, ahimè!) prepariamo tante cose buone, dovresti assaggiarle.
Quest’anno ti farò trovare il solito vassoio con latte e biscotti e, in un altro piatto, lascerò calzoncelli e pettole… voglio proprio vedere cosa mangerai!

Questi sono solo alcuni suggerimenti che, se vorrai, potremmo approfondire insieme e sappi che sono disposta anche a trasferirmi al polo nord: non soffro particolarmente il freddo, mi piacciono gli animali e adoro l’atmosfera natalizia, ho avuto degli screzi con qualche folletto in passato, ma niente che non sia stato superato.
Ah, ti mando in allegato il mio Curriculum Vitae perché non si sa mai.

Un bacio caro Babbo Natale e salutami Rudolph!

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