Apogeo: storia, aneddoti e curiosità

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Il ritorno del gruppo Apogeo 12 agosto 2017 (Foto Gruosso)

Può la storia di un gruppo musicale narrare le vicende di un intero paese?
Il gruppo Apogeo c’è riuscito.
Grazie alla loro profonda amicizia e all’amore per la musica, la buona musica, dopo un periodo di assenza dalle scene sono tornati a suonare insieme ed è come se non avessero mai smesso. Naturalmente sto parlando dello storico gruppo filianese – formato da Luciano Colucci (tastiere e voce), Antonio Mecca (chitarra e voce), Mimmo Gruosso (chitarra basso), Peppino Bochicchio (chitarra),  Canio Colucci (batteria) e Nicola Martinelli (percussioni) – che ha fatto ballare, divertire e innamorare diverse generazioni!
Giovedì 15 agosto, in occasione dei festeggiamenti per il Ferragosto, gli Apogeo si esibiranno nuovamente a Filiano insieme ad un’altra bravissima artista filianese, Katia Bruno.

Ma qual è la storia del gruppo Apogeo?
Ecco cosa mi hanno raccontato nel corso di una piacevolissima intervista.

Come nasce il gruppo Apogeo?
Antonio Mecca: la storia è molto lunga. Apogeo non nasce e basta, o meglio non nasce dal nulla. A Filiano c’erano già dei ragazzi più grandi che suonavano, si può dire che abbiamo seguito il loro esempio. Tra questi se non sbaglio c’era anche tuo padre.

Sì, faceva parte dei Tiger
Antonio Mecca: Esatto, proprio loro. Da lì è partita l’idea, la scintilla. Noi eravamo piccoli e seguivamo un po’ l’esempio dei ragazzi più grandi. All’epoca, era il 1966, nel salone parrocchiale si svolgeva la competizione canora di Filiano e ci furono diverse edizioni.
Il gruppo dei Tiger era formato da Donato Colucci “Tuccino”, il fratello di Luciano e Canio; Mario Mancuso; Nicola Maria Martinelli, tuo padre; Giovanni Battista Bochicchio “Titt”, poi se non sbaglio ci fu anche un’incursione di Donato Colucci “Tuccino il macellaio”. Siamo cresciuti con il loro esempio e quindi possiamo dire che abbiamo seguito le orme di alcuni filianesi che già si approcciavano al mondo musicale.
A un certo punto, insieme con Francescantonio Pace “Tonino”, iniziammo a pensare di creare qualcosa di musicale anche noi.

Prima esibizione pubblica 04-02-1978 (Foto Gruosso)

Luciano Colucci: “facim nu cumpless” si diceva una volta!

Antonio Mecca: esatto! Così ci procurammo alcuni strumenti musicali, alcuni ce li facemmo prestare da altri amici e iniziammo a partecipare ai primi eventi musicali, ma niente di che. Nel frattempo Luciano già sapeva suonare e, forse tra di noi, era quello un po’ più preparato musicalmente.

Luciano Colucci: non ricordo l’età precisa, probabilmente facevo la seconda media e avevo iniziato a suonare in chiesa con Rocco Petruzzi.

Antonio Mecca: ecco, tutte le nostre attività sono nate sempre ‘sotto il campanile’.

Era già nato Apogeo?
Antonio Mecca: Non ancora. A un certo punto, Tonino se ne andò e Canio Colucci lo sostituì. Quindi ci riunimmo io, Luciano, Canio e Rocco Pace e fondammo il gruppo. Negli anni ’80, per circa tre anni, fece parte di Apogeo anche Saverio Palladino come fisarmonicista. Con lui ampliammo il nostro repertorio nel settore del liscio, che ci fu utile soprattutto per i matrimoni.

E perché il nome Apogeo?
Luciano Colucci: il nome me lo suggerì Rocco Petruzzi. In quel periodo esisteva un gruppo che si chiamava Perigeo, che significa il punto più vicino e Rocco disse “perché non vi chiamate Apogeo?” che significa il punto più lontano. Così abbiamo accettato il suo consiglio.

Antonio Mecca: all’inizio ci chiamavamo The Old Fashion, “il vecchio fascino”, la solita americanata molto in voga in quel periodo!

Ferragosto 1978 (Foto Gruosso)

In che anno si svolgeva tutto questo?
Mimmo Gruosso: i The Old Fashion nascono nel 1976-1977

Quando ci fu la prima esibizione pubblica del gruppo Apogeo?
Peppino Bochicchio: Apogeo nasce subito dopo e la prima esibizione pubblica fu il 4 febbraio 1978 in occasione di una festa di Carnevale e sempre nel salone parrocchiale.

Antonio Mecca: quella sera firmammo anche il primo contratto per un matrimonio e poi iniziammo a suonare alle feste di paese, ai veglioni di capodanno e in tantissime altre occasioni. Successivamente entrarono nel gruppo anche Mimmo, che già faceva parte del gruppo come tecnico e Peppino, perché ci serviva un altro chitarrista. Io rimasi fino al 1981 e al mio posto subentrò un chitarrista di Oppido Lucano, Mario Spano.

Qual è il vostro repertorio?
Antonio Mecca: eseguiamo brani dei Pink Floyd, Santana, i Nomadi, i Camaleonti, i Dik Dik, anche di cantautori come Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè, Pino Daniele.

06-04-1980 (Foto Gruosso)

Che legame c’è tra Apogeo e Filiano?
Mimmo Gruosso: senza dubbio un grande legame. Sai cosa si diceva quando eravamo tutti dei ragazzi? Che noi eravamo il gruppo che stava dalla mattina alla sera in paese, quindi eravamo quelli che popolavano e animavano Filiano.

Antonio Mecca: si creò una certa sinergia con i giovani di Filiano. La domenica invece di andare in giro facevamo le prove e molte persone venivano a curiosare e ad ascoltarci. Molte coppie ballavano con la nostra musica.

Peppino Bochicchio: avevamo un grosso seguito di gente, che ci seguiva e ci aiutava anche quando andavamo a suonare ai vari eventi.

Mimmo Gruosso: c’erano almeno dieci persone che venivano ad aiutarci. Tra questi, Giuseppe Carriero, che ha presentato e continua ad animare molte delle nostre serate estive.

Dove facevate le prove?
Antonio Mecca: nella nostra sede storica in Corso Emanuele Gianturco, vico II

Quali sono stati i momenti più belli? Quelli che vi hanno emozionato di più?
Luciano Colucci: di sicuro il momento in cui abbiamo acquistato gli strumenti.

Mimmo Gruosso: era il 1979. L’anno dopo la nascita del gruppo, acquistammo tutta la strumentazione professionale.

Antonio Mecca: da quel momento è cambiato tutto, perché avevamo degli strumenti professionali con i quali potevamo lavorare molto meglio e abbiamo iniziato a fare musica anche fuori dal paese. Pensa che ci fu un’estate in cui uscivamo a suonare tutti i sabato!

Peppino Bochicchio: infatti le nostre famiglie ci ripetevano sempre questa frase: “vi siete dimenticati di che colore è la porta di casa!”

Antonio Mecca: una volta abbiamo organizzato una serata particolare al mercato coperto. Per l’occasione ricoprimmo tutte le pareti della sala con dei cartoni, perché dovevamo usare le luci stroboscopiche ed era una cosa nuova per l’epoca. Ci divertimmo molto!
Un’altra volta ancora siamo andati a registrare quattro brani in una tv privata di Potenza che si chiamava BRT TV, purtroppo però abbiamo solo la cassetta audio perché quella video rimase distrutta nell’incendio che interessò gli studi della stessa emittente televisiva.

Sagra del pecorino di Filiano 1984 (Foto Gruosso)

Ad un certo punto vi siete fermati. Come mai?
Mimmo Gruosso: abbiamo suonato fino al 1984. In quell’anno ci esibimmo alla Sagra del formaggio pecorino di Filiano e poi a Brienza, in occasione di una reunion di gruppi musicali della Basilicata.

Luciano Colucci: ad un certo punto ci trovammo a un bivio. Mario Spano ci propose di intraprendere la carriera artistica professionale, ma noi scegliemmo un’altra strada.

Mimmo Gruosso: molti di noi lavoravano, altri avevano iniziato l’università, perciò decidemmo di fare una pausa.

Nell’estate del 2017 ci fu il grande ritorno del gruppo Apogeo sul palco di Filiano. Come mai questa decisione di ritornare sul palcoscenico?
Mimmo Gruosso: in realtà, abbiamo ripreso a suonare e a fare le prove già nel 2015.

Antonio Mecca: si può dire che non abbiamo mai davvero lasciato l’Apogeo! È sempre stato dentro di noi in tutti questi anni. Quindi ci siamo riuniti di nuovo e siamo tornati a fare le cose belle che facevamo prima.

A proposito di cose belle: cos’ha significato per voi il ritorno sul palco a Filiano? Cosa avete provato quella sera del 2017?
Mimmo Gruosso: fu una grande emozione.

Antonio Mecca: ci emozionammo tutti!

Luciano Colucci: abbiamo sentito anche la partecipazione del pubblico in piazza, che si è emozionato con noi. Fu una serata bellissima!

A Ferragosto tornerete ad esibirvi nuovamente a Filiano e sul palco con voi ci sarà un’altra bravissima artista filianese, la cantante Katia Bruno. Come nasce questa collaborazione?
Luciano Colucci: per stabilire un nuovo rapporto musicale con un’altra brava artista filianese e speriamo che questo possa essere l’inizio di diverse collaborazioni con altri giovani che amano la musica. Vorremo essere un ponte di lancio per giovani promettenti. Inoltre, collaborando con Katia Bruno abbiamo potuto ampliare anche il nostro repertorio musicale. Quindi ci saranno nuove canzoni contemporanee e poi alcuni dei nostri cavalli di battaglia.

Antonio Mecca: io purtroppo non ci sarò il 15 agosto, ma parteciperò con il cuore. Ho assistito alle prove con Catia e sono sicuro che sarà un grande successo.

Altri progetti futuri?
Luciano Colucci: nessun progetto per l’immediato futuro, ma di sicuro ci saranno altre avventure musicali! La cosa importante è che grazie ad Apogeo e alla musica ci stiamo divertendo, passiamo delle belle serate.

Mimmo Gruosso: abbiamo ritrovato la compagnia così come l’avevamo lasciata!

Avete mai pensato di incidere un disco?
Luciano Colucci: stiamo pensando di incidere un disco in modo professionale per poter lasciare qualcosa ai posteri, un segno tangibile della nostra musica e della nostra storia.

Un messaggio ai più giovani
Apogeo: Amate la musica. La buona musica!

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