Il mio viaggio a New York – parte prima

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“Beh! Allora, come ti è sembrata New York?”

New York è letteralmente un altro mondo! È una città che ti affascina e allo stesso tempo ti intimorisce. È un miscuglio di etnie e di religioni diverse che riescono a convivere tra loro. È una città frenetica e che spinge al consumismo.
New York è un sogno… New York era il mio sogno!

Dal sogno alla realtà

Times Square

Durante il tragitto dall’aeroporto a New York ho capito che il mio sogno si stava per realizzare. Vedere lo skyline dei grattacieli di Manhattan è stata un’emozione fortissima (lacrimuccia). Ero finalmente lì e mi sarei goduta al massimo quei pochi giorni che avevo a disposizione!
Depositate le valigie in albergo, la prima tappa è stata Times Square.
Ora… Saranno state le luci scintillanti, i cartelloni pubblicitari, lo stordimento del fuso orario…
Ma che caos Times Square!!!
Nell’oretta passata in quell’incrocio tra la Broadway e la Seventh Ave ho incontrato i tipi più strani che avessi mai visto in tutta la mia vita: un cowboy chitarrista in mutande, due ragazze

Waffle

completamente nude, dalla vita in su, con la bandiera americana in body painting, una brutta copia di spiderman e tanti turisti esaltati!
Insomma come primo impatto, devo dire che New York mi ha sconvolta!!!
Il giorno successivo, ero decisa a provare la classica colazione americana con pancetta e uova strapazzate…

“Mah, magari la provo domani mattina”

Alla fine – per la gioia dei miei brufoli – ho mangiato waffle e pancake ricoperti di sciroppo d’acero! Tanto avrei smaltito tutto camminando (aspetta e spera!)
gospelDi domenica mattina si va in chiesa e noi abbiamo rispettato la tradizione visitando la East Ward Missionary Baptist Church di Harlem, dove abbiamo assistito ad una funzione gospel.
Fantastico! In realtà mi è sembrato di assistere ad un concerto blues&soul, piuttosto che ad una funzione religiosa!
Voi avete mai visto una batteria in chiesa?!?
È stato bello vedere come i fedeli vivessero la fede non solo con l’anima, ma anche con il corpo, lasciandosi trasportare dal ritmo coinvolgente della musica.
Se avete in programma un viaggio a New York vi consiglio di includere anche questo nel vostro itinerario, ne vale davvero la pena! Magari, però evitate di assistere a tutta la funzione, visto che dura più di due ore!!!

L’era del terrorismo
IMG_4803Il mondo è cambiato dopo l’attentato dell’11 settembre 2001. Questo è stato evidente in aeroporto. Scesi dall’aereo, abbiamo dovuto superare tutti i controlli prima di essere ammessi negli USA: pratica ESTA, modulo doganale, domande del funzionario della NYPD, foto, impronte digitali, body scanner… Ormai non ho più segreti per loro!
Alla fine dopo tutti questi controlli, il funzionario timbra il mio passaporto e mi sorride dicendo: “Welcome in the USA!”
New York è così: prima ti intimorisce e poi ti dà il benvenuto!

One World Trade Center

Nel quartiere di Ground Zero, oggi ci sono le Memorial Pool, due enormi vasche che occupano esattamente lo spazio delle fondamenta delle sfortunate Torri Gemelle. Le vasche, da dove scorre l’acqua, sono circondate da pannelli di bronzo con inciso i nomi di coloro che persero la vita durante l’attentato dell’11 settembre 2001.
I Newyorkesi, però, hanno cercato di reagire e andare avanti… Infatti, vogliono che si continui a chiamare questo luogo World Trade Center e non 9/11 Memorial. Simbolo della rinascita newyorkese è proprio il One World Trade Center, enorme grattacielo – il più alto dell’emisfero occidentale – progettato dall’architetto David M. Childs, che ha modificato l’originale progetto di Daniel Libeskind del 2002.
Più a sud di Lower Manhattan c’è il Financial District. P1030073L’idea era quella di andare a fare una foto vicino al famoso toro simbolo di Wall Street, ma era completamente invaso da turisti a caccia di selfie!
Abbiamo lasciato perdere e ci siamo addentrati nel quartiere finanziario, che in quel periodo era pieno di cantieri. Mi è piaciuto molto Zuccotti Park, il famoso parco dove ha preso il via il movimento Occupy Wall Street.
Ah, quasi lo dimenticavo…
Nello stesso quartiere c’è anche il palazzo della Corte Suprema di New York. Io non sono un IMG_5062avvocato e capisco poco di diritto… Però sono una fan sfegatata del telefilm Law&Order e di quasi tutti i suoi spin-off!
Ergo, una visita al famoso tribunale non poteva mancare. Dopo il solito controllo al metal detector, sono entrata nell’atrio dell’edificio, illuminato da un bellissimo lampadario di Tiffany&Co. e poi sono salita al secondo piano dove ci sono le aule che si vedono nel telefilm!
Peccato non aver incontrato Michael Cutter o Rafael Barba! (solo le vere fan del telefilm possono capirmi!)

Chelsea e Meatpacking District
Prima di partire, avevo letto un articolo sul quotidiano Repubblica, in cui si parlava del parco della High Line , come di uno dei posti più belli del Meatpacking District.
P1020925La guida Lonely Planet dice che questo quartiere, insieme a Chelsea, in passato era la più fiorente area industriale di Manhattan. Per liberare le strade dal traffico pesante, furono costruiti dei binari elevati per il trasporto merci, la High Line appunto. Nel 1999, i binari divennero obsoleti, così fu approvato un progetto per riconvertire quelle “cicatrici di metallo” in uno spazio verde pubblico.
Un altro esempio di accurata ristrutturazione è il Chelsea Market: vecchia fabbrica dei famosi biscotti Oreo, ora trasformata in un grande mercato coperto che offre tante delizie per il palato!

“Ma sì… Mo me lo mangio un cupcake con la crema al burro e, magari, a cena solo un frutto!” (sigh!)

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