Problematiche e potenzialità di un territorio secondo gli attivisti di “Filiano 5 stelle”

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10868204_10202186900232784_2191084200570826310_nSabato 13 e domenica 14 dicembre, anche a Filiano è stato allestito il gazebo del Movimento 5 Stelle, allo scopo di raccogliere le firme per indire un referendum consultivo per abbandonare l’Euro. È stata un’occasione per fare una chiacchierata con gli attivisti Salvatore Lorusso, Canio Mancuso e Vincenzo Pace, in particolare riguardo alle problematiche del territorio filianese.

Che cosa state facendo?
Oggi parte, a livello nazionale, la raccolta firme per indire un referendum consultivo e chiedere ai cittadini se vogliono abbandonare l’Euro e adottare una nuova moneta.
Intendete ritornare alla Lira?
Il nome non è importante, potrebbe essere Lira o qualche altra cosa. Ciò che importa è avere la nostra sovranità monetaria e far tornare a funzionare la Banca d’Italia. Sia chiaro però, noi non siamo contro l’Europa, però vogliamo la moneta unica, almeno fin quando non ci saranno delle politiche uniche sull’economia, sulla finanza e su tutto il resto. Prima di utilizzare una moneta unica, ci dovrebbero essere delle tasse uniche. Un esempio pratico, l’Iva nei vari paesi della Comunità Europea ha un diverso tasso, quindi prima di tutto unifichiamo il pagamento delle tasse, dopodiché potremmo utilizzare una moneta unica.
Ritorniamo alla manifestazione del 4 dicembre. Voi eravate presenti come Movimento, ci fate una cronaca dei fatti principali di quel giorno?
Senza dubbio è stata una bella manifestazione, perché c’erano tanti giovani e forse noi alla loro età non eravamo così svegli! La loro presenza è stata importante, perché i ragazzi sono il nostro futuro. C’erano anche mamme, movimenti “no triv”, molte associazioni ambientaliste, agricoltori, albergatori, scienziati, costituzionalisti, quindi la società era rappresentata per la maggior parte.
Eravamo circa 10.000 persone e abbiamo fatto sentire la nostra voce, anche se poi lì dentro hanno fatto orecchie da mercante: il consiglio, che era programmato per la mattina, è stato spostato intenzionalmente al pomeriggio per sfiancare i manifestanti. Alla fine, dopo una serie di rinvii e sospensioni, verso le 22:00, hanno votato per la cosiddetta “risoluzione Cifarelli”. Se anche la Basilicata avesse impugnato l’art. 38 del decreto legge Sblocca Italia, sarebbe stato un segnale forte, proprio perché abbiamo tutti questi pozzi di petrolio. Noi pensiamo, che come regione, abbiamo già dato tanto: per il fabbisogno nazionale diamo già il 10% di greggio e il 52% di gas, per non parlare delle energie rinnovabili e quant’altro. Piuttosto che investire su questo, secondo noi bisognerebbe puntare sulla riscoperta delle bellezze della nostra regione e sul turismo.
A proposito di questo, qui a Filiano abbiamo le pitture rupestri, tratturi antichi e tanti boschi importanti. Avete in mente qualcosa per la valorizzazione del territorio?
La politica locale, ma anche a livello regionale, non ha mai investito sulla promozione del territorio e del turismo. Ad esempio, a Carpini è stato realizzato il Centro Visite Multimediale spendendo circa 1.200.000 euro, rimanendo una “cattedrale nel deserto”. Noi avremmo speso quei soldi diversamente, magari realizzando un semplice gazebo di legno, da usare come punto informazioni e avremmo puntato, piuttosto, alla realizzazione di un vero e proprio percorso turistico, magari coinvolgendo i vicini comuni del Vulture e di Avigliano.
P1010802Com’è nato il movimento “Filiano 5 Stelle”?
È nato dopo le politiche del 2013, in seguito ad uno scambio di opinioni tra amici abbiamo deciso di fondare il movimento a livello locale. Da sole tre persone che eravamo all’inizio, siamo arrivati a contare una trentina di attivisti. Tutto questo seguendo il blog di Beppe Grillo, attraverso il quale ci siamo documentati e siamo venuti a conoscenza di molte cose che l’informazione non ci dava.
Quindi come dev’essere, secondo voi, una buona informazione?
Spesso i giornalisti parlano di banalità (come la questione degli scontrini) e non lasciano passare i messaggi importanti. Perché non parlano mai di quello che abbiamo già fatto in Parlamento? In Tv a noi ci danno solo 10 minuti per argomentare, poi loro hanno 24 ore per manipolare le nostre dichiarazioni a loro piacimento. Noi siamo contro il finanziamento pubblico ai giornali e vorremmo un’informazione libera dai partiti e dai vari orientamenti politici.
Pur non facendo parte del consiglio comunale di Filiano, forse, siete stati il partito che ha fatto più opposizione in questi quattro anni. Che cosa contestate a questa amministrazione comunale?
Prima di tutto, non siamo un partito, ma un movimento fatto di semplici cittadini. Ciò che contestiamo, al Primo Cittadino in particolare, è la mancanza totale di dialogo con le altre forze politiche e con i cittadini. Poi contestiamo il fatto che la direzione scolastica sia stata spostata da Filiano a Lagopesole, la chiusura della sede del Corpo Forestale dello Stato e possiamo continuare ancora.
Quindi, voi cosa avreste fatto di diverso per evitare questi spostamenti e chiusure?
Noi avremmo lottato di più e fatto sentire maggiormente la nostra voce nei luoghi competenti. Il Sindaco ha un peso molto rilevante su queste questioni e avrebbe potuto far valere di più la sua autorità.
Alle prossime elezioni comunali vi presenterete come “Filiano 5 Stelle”?
Si, infatti, c’è già un gruppo al lavoro per elaborare il programma e siamo già a buon punto.
Mi potete dare qualche anticipazione?
Ti possiamo anticipare una cosa. Faremo un nuovo progetto per i rifiuti e per cercare di avere una tariffa più puntuale o, se è possibile, più bassa. L’obiettivo deve essere quello di inquinare il meno possibile e di agevolare il costo dei rifiuti al cittadino finale. A questo scopo, stiamo studiando come esempio i comuni virtuosi d’Italia, quelli che sono all’80-85% di differenziata, siamo orientati verso la “legge rifiuti zero”. Poi, ne approfittiamo per segnalare che il 29 dicembre alle 17:30, presso la biblioteca comunale di Filiano, verrà presentato il progetto “Puntizero M5S. Controllo e monitoraggio ambientale”. Con il supporto di un fondo apposito per gli Eurodeputati (Fondi 400 del Gruppo EFDD destinati al Movimento 5 Stelle per il settore Ambiente e Sanità) verranno effettuate delle misurazioni per acquisire, ad una determinata data, i livelli di inquinamento di specifiche zone del territorio ove sorgono o sorgeranno a breve impianti critici per la sostenibilità ambientale, affinché, a partire da questi dati di riferimento e durante il ciclo di vita di tali impianti, sia possibile monitorare l’eventuale deterioramento della qualità degli elementi vitali dell’ambiente circostante.

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