A Filiano il recital “Io speriamo che me la cavo”

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«Mia madre dice che il Terzo Mondo non tiene neanche la casa sgarrupata, e perciò non ci dobbiamo lagniare: il Terzo Mondo è molto più terzo di noi!» (cit. M. D’orta, Io speriamo che me la cavo).
La povertà, purtroppo, è un problema che interessa sempre più famiglie italiane. Proprio per sensibilizzare la società civile verso questo annoso problema, la Caritas diocesana di Potenza con i ragazzi del centro “A casa di Leo” ha messo in scena un recital liberamente tratto dal film di Lina Wertmüller “Io speriamo che me la cavo”, tratto dall’omonimo libro del maestro di scuola elementare Marcello D’Orta.
Lo spettacolo, domenica 7 dicembre è arrivato anche a Filiano presso il salone parrocchiale della Chiesa “Maria SS. del Rosario” riscuotendo un grande successo di pubblico. Tutti i presenti, invece di pagare un biglietto sotto forma di denaro, hanno donato beni alimentari che poi saranno distribuiti tra le famiglie indigenti del comune.
Marina Buoncristiano, responsabile dell’Osservatorio Povertà e Risorse della Caritas Diocesana di Potenza ha descritto così questa iniziativa: «Questo spettacolo è stato messo in scena la prima volta il 4 gennaio 2014 ed è la sintesi di un percorso che i ragazzi e le famiglie hanno fatto durante il 2013. I ragazzi hanno scoperto che non è importante da dove arrivano, ma piuttosto comprendere che ognuno di loro ha il suo sogno e che quel sogno va coltivato. L’obiettivo è quello di diventare un gruppo, una comunità, una “famiglia di famiglie”».
Dopo essere andato in scena al Seminario Minore e al Teatro “F. Stabile” di Potenza, lo spettacolo è arrivato anche qui a Filiano, per inaugurare la Caritas inter-parrocchiale di Castel Lagopesole e Filiano, insieme al Centro d’ascolto, con sede a Lagopesole, che sarà aperto tutti i lunedì dalle 18:00 alle 20:00.
In attesa del prossimo spettacolo, che verrà presentato a maggio 2015, ricordiamo che la Caritas non è solo pacchi alimentari, ma è stare insieme, fare comunità e farsi carico l’uno dei problemi dell’altro.

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P.S.
Tutti i visitatori, alla fine dello spettacolo, hanno potuto ammirare il “Presepe nel deserto” allestito nella Chiesa del “SS Rosario”, frutto della fantasia e della creatività della concittadina Gianna Chiurato.

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