Le pitture rupestri di Filiano

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Mercoledì 4 giugno, presso il centro sociale “Prof. G. Lorusso” di Filiano, si è svolto l’incontro dal titolo “Distretto culturale dell’Habitat rupestre della Basilicata: le pitture rupestri di Filiano. Attività in corso e prospettive future”. Il dibattito, fortemente voluto dall’Associazione Pro Loco di Filiano, in collaborazione con la Fondazione Zétema e il patrocinio del Comune di Filiano è stato organizzato per dare la possibilità alla cittadinanza di informarsi sullo stato dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del sito archeologico di Tuppo dei Sassi in c.da Carpini a Filiano (Pz). Ha moderato l’incontro il giornalista Antonio Pace de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, il quale in più di un articolo si è interessato alla questione e ha denunciato lo stato di abbandono in cui versa il sito.

Quest’ultimo rientra nel Distretto Culturale dell’habitat rupestre della Basilicata, della Fondazione Zétema di Matera e recentemente, insieme ai siti rupestri di Matera sono stati inseriti nella Via Culturale del Rupestre Europeo, promossa dal Consiglio d’Europa.
L’intervento dell’avv. Raffaello De Ruggieri (presidente della Fondazione Zétema) è stato molto interessante ed esauriente. Ha spiegato che l’obiettivo della Fondazione è quello di creare una proposta diversificata e completa del patrimonio storico-culturale della regione che va dal Vulture al Materano.
Questi, dunque, gli obiettivi a lungo termine.
Ma qual è lo stato attuale dei lavori?
É stata rinforzata e impermeabilizzata la struttura della roccia, ma resta ancora da realizzare una tettoia che protegga le pitture dai raggi solari e dalle intemperie, il fissaggio delle pitture e l’istallazione di pannelli solari per illuminare il sito, in modo che possa essere visitato anche di notte. Sarebbe utile anche adeguare il sentiero che conduce al Tuppo dei Sassi, rendendolo accessibile ai disabili e installare un sistema di video sorveglianza che protegga il sito da atti di vandalismo (che purtroppo si sono già verificati).
Era previsto che i lavori sarebbero terminati entro il prossimo mese di Agosto.
Perché, ad oggi, non si è visto ancora niente?
Una volta tanto il problema non sono i soldi, che a quanto pare ci sono, ma bisogna aspettare la risposta dell’ Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, che deve inviare le professionalità adatte per la realizzazione dei lavori.
Ho apprezzato molto l’interesse mostrato dall’avv. Raffaello De Ruggeri, il quale ha invitato il Comune e la Pro Loco di Filiano a sollecitare, a loro volta, una risposta da parte dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro.
Nell’attesa di vedere come andrà a finire, mi unisco alla sollecitazione, orgogliosa di far parte di un territorio così ricco di storia e valore artistico-culturale che aspetta soltanto di essere valorizzato.

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