Mercury Pictures Presents

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Ultimamente al termine della lettura di libri, mi è capitato spesso di pensare: “caspita, davvero bello!”
Questo di cui vi racconto oggi non fa eccezione e rientra a pieno titolo tra i miei preferiti dell’anno, sto parlando di La storia comincia domani di Anthony Marra (Frassinelli Editore). Si tratta di un libro appena uscito che ho scoperto grazie a Heloola, che se non conoscete vi invito ad approfondire e non ve ne pentirete!

La storia comincia domani

La Storia comincia domani è ambientato a Los Angeles negli anni ’40 e racconta della Mercury Pictures, una casa cinematografica di Poverty Row (piccole case di produzione di Hollywood che realizzavano film a basso costo e di modesta qualità, quelli che conosciamo come “b-movies”), che accoglie esuli politici ed emigrati che fuggono dall’Italia e dalla Germania. Si parla di cinema, dunque, ma anche di storia. La seconda guerra mondiale viene descritta in maniera del tutto inedita, non è la semplice narrazione degli eventi che, bene o male, conosciamo tutti e che abbiamo imparato a scuola. C’è molto di più. Anthony Marra racconta dettagli e vicende di quel periodo storico che forse molti di noi non conoscono ancora e lo fa attraverso la storia personale e familiare di Maria Lagana.
Nata in Italia, Maria all’età di dodici anni è emigrata con la madre a Los Angeles, dopo che il padre viene mandato in confino a San Lorenzo, uno sperduto paese dell’entroterra calabrese. Maria e la madre vanno ad abitare nel quartiere di Lincoln Heights dalle prozie Mimi, Lala e Pep. Tre personaggi fantastici, divertenti, a tratti surreali e proprio per questo tremendamente realistici. Le adoro!
Nel 1941 gli Stati Uniti entrano in guerra e Maria, che nel frattempo si è integrata ed è diventata produttrice associata della Mercury Pictures, si ritrova iscritta nel registro degli ‘stranieri nemici’ con tutte le restrizioni che questo comporta.
Parallelamente, il romanzo racconta anche le vicende di Giuseppe Lagana, noto avvocato romano che era solito difendere figure invise al regime fascista e proprio per questo condannato al confino. Maria e il padre intrattengono una fitta corrispondenza – nonostante i tagli imposti dalla censura – fino al 1938. “Ci vediamo presto” scriveva il padre nella sua ultima lettera.

Cinema e propaganda

Questo non è però il classico saggio o romanzo storico. Anthony Marra utilizza un linguaggio originale capace di amalgamare diversi generi narrativi, dal noir al drama, fino ad arrivare al comedy. Nella lettura ho alternato qualche lacrima a risate a crepapelle! Inoltre, io definirei il linguaggio dell’autore ‘cinematografico’ soprattutto nel modo in cui descrive i luoghi e i paesaggi. Alcune scene narrative sembrano veri e propri movimenti di macchina da presa.
Per un’appassionata di cinema come me è stato davvero bello entrare, attraverso la lettura, in una casa cinematografica di Hollywood e vivere le dinamiche di quegli anni più da vicino. Ho avuto modo di riflettere ancora una volta sul ruolo che in questo caso il cinema, ma i mezzi di comunicazione in generale, hanno nel modo in cui viene raccontata la storia. Il cinema che, come mezzo di propaganda, riesce a rivisitare e riadattare la storia a seconda dei diversi programmi politici.

Un libro da non perdere, soprattutto per gli appassionati di storia, di cinema e di storia del cinema.

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