Riflessioni sul dolore

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Una sera, mentre guardavo un film in tv, uno dei protagonisti ha fatto una riflessione sul dolore. Disse che quando si vive un profondo dolore, questo ti penetra attraverso la pelle e diventa parte di te. Con il tempo impari a gestirlo e, anche se all’inizio può sembrare impossibile, si può tornare ad essere felice. Ma niente sarà più com’era prima, quando quel dolore non lo conoscevi.

Questa affermazione mi ha scosso profondamente, perché è proprio quello che sto vivendo. Così ho iniziato a pensare al mio dolore e a trascriverlo in parole. Mi sono domandata se fosse opportuno condividere queste mie riflessioni sul blog, perché mi rendo conto che parlare di dolore non è facile. Ma allo stesso tempo ho pensato che questa mia condivisione a cuore aperto, oltre che aiutare me, potesse aiutare anche coloro che stanno attraversando un momento difficile o che lo hanno vissuto in passato. Credo profondamente che alle emozioni bisogna dare un nome, conoscerle, perché solo così si può imparare a gestirle. 
Ognuno di noi vive il dolore in maniera diversa e questa è la mia storia.

Niente è più come prima

Quando perdi le persone più importanti della tua vita, è come se venissero a mancare i pilastri di una casa. Senza di essi la struttura non si regge più in piedi e crolla tutto. Questo – in estrema sintesi – è quello che è capitato a me e alla mia famiglia. 

Quando vieni travolta dalle macerie non ti rendi subito conto di cosa ti è successo, cerchi solo di riemergere alla luce e di riprendere la tua vita. Poi però, ti rendi conto che quella vita che conoscevi non c’è più… tu non ci sei più. O meglio, la persona che eri prima non c’è più. 

Ho capito di essere cambiata nel momento in cui ho realizzato che la mia più grande paura, quella di perdere mio padre, la persona più importante della mia vita, si era appena realizzata. Ed io che ho sempre creduto di non poter mai sopravvivere ad un dolore così grande, invece sono ancora qui. Com’è possibile? Non sapevo di essere così forte. Di riuscire a vivere anche con una ferita così profonda.

Il tempo non attenua il dolore

Il tempo non attenua il dolore, ma ti insegna a gestirlo. Inizialmente, ho cercato di ignorare quel vuoto che avevo dentro, non mi sentivo pronta ad affrontarlo. Poi ho compreso che con quel buio, con quella mancanza avrei dovuto conviverci per il resto della mia vita e quindi tanto valeva darci un’occhiata e affrontarla. Così, ho dato un nome al mio dolore, l’ho guardato negli occhi e ho iniziato a parlarci. Inutile dire che da questo confronto non ne esco sempre bene: a volte finisco in lacrime, a pezzi e ci sta, mentre altre volte imparo tanto su me stessa e cresco un po’ di più.

Riparti dalle basi e accetta il cambiamento

Quando una casa crolla la si può ricostruire, ripartendo dalle basi, un mattone alla volta. Giorno dopo giorno, la nebbia si dirada e ritrovi un po’ di calma. Comprendi che non sei sola, che non è andato tutto perso, perché le persone che ti hanno lasciato non sono scomparse del tutto. Loro sono con te ogni giorno, rivivono nei tuoi gesti, nei tuoi pensieri e ti danno la forza di cui hai bisogno per affrontare la tua vita, a partire dai loro insegnamenti.
La vita è un continuo cambiamento, accettiamolo e portiamo con noi solo ciò per cui vale la pena di lottare. 

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