Filiano Capitale per un giorno

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La storia di Filiano, terra di mezzo tra il Vulture e il territorio Aviglianese, affonda le sue radici nel Mesolitico, ultimo periodo della preistoria risalente a circa 10.000 – 12.000 anni fa. Una traccia tangibile della presenza dell’uomo su questo territorio fin dalle epoche più antiche, sono le pitture rupestri di Tuppo dei Sassi – Riparo Ranaldi, che rappresentano un unicum in tutta la Basilicata, sia dal punto di vista contenutistico sia iconografico.
Domenica 23 giugno 2019, la storia, la natura e le tradizioni di Filiano faranno da scenario all’evento “Tracce di un popolo: le pitture rupestri di Filiano”, organizzato dal Comune di Filiano in coproduzione con Fondazione Matera – Basilicata 2019 nell’ambito del progetto “Matera 2019 – Capitale per un giorno”.

La giornata inizierà in mattinata con un’escursione culturale alla scoperta delle due importanti riserve naturali antropologiche del territorio comunale: “Agromonte – Spacciaboschi”, che conserva alcuni reperti dell’antica città medievale di Acermontis e “I Pisconi”, dove sono custodite le affascinanti pitture rupestri. La passeggiata sarà anche l’occasione per immergersi nella natura incontaminata dei boschi e, oltre a scoprire le caratteristiche delle flora e della fauna locale, ammirare anche le tracce dei popoli lontani che hanno abitato questi boschi suggestivi, dai briganti ai carbonai. L’escursione si concluderà con una visita emozionale alle pitture rupestri di Tuppo dei Sassi – Riparo Ranaldi in contrada Carpini.

Spettacoli, arte e tradizioni saranno i protagonisti della seconda parte della giornata da Capitale della cultura di Filiano. Le tradizioni, i riti e i costumi locali saranno rappresentati nella commedia “Lu cuntratt r Matrimonij” – Atto Unico in vernacolo aviglianese, tratto da “Li uaie de Feiluccio” di Gigino Labella, dell’Associazione Teatrale “Amici Per Sempre“ di Avigliano.

Per concludere, ci sarà un un divertente concerto notturno del gruppo Fur’bones Project, il “De Trombone Eloquentia“, un vero e proprio racconto attraverso la storia di questo strumento musicale, dalle sue radici alla modernità. La sua storia inizia nel lontano 1400 ma da sempre, le sue capacità espressive variopinte e contrastanti – da quelle più dolci e avvolgenti, a quelle vivaci e spartane, oppure ironiche e divertenti – hanno conquistato il consenso popolare.

Naturalmente, non mancheranno momenti di degustazione dei prodotti tipici locali, primo fra tutti il famoso formaggio pecorino di Filiano.

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