Giornalismo e copywriting: differenze e sinergie
Oggi siamo continuamente circondati da contenuti digitali, che siano immagini, testi, audio o video. Tutto è digitale e ciò che in passato non lo era lo è diventato. Nel corso degli anni sono nate nuove figure professionali, mentre altre si sono dovute adattare a questa “rivoluzione”. Giornalismo e copywriting sono due discipline che hanno vissuto questo cambiamento e si sono evolute negli anni. Entrambe si basano sulla scrittura e sulla comunicazione, ma anche se possono avere dei punti di connessione lavorano in ambiti completamente diversi.
Giornalismo e verità
Umberto Eco ha definito il giornalista “lo storico del presente”, in quanto nel suo lavoro applica alla realtà i metodi propri dello storico. Il compito principale del giornalista è di ricercare la verità sostanziale dei fatti: non crea la realtà ma la racconta sulla base dei fatti che ha raccolto e verificato. Il compito del giornalista è quello di informare il pubblico in modo oggettivo e accurato, rispettando tutta una serie di regole etiche e deontologiche.
Copywriting e persuasione
Il copywriter si occupa della scrittura di testi persuasivi, il cui scopo è quello di spingere il lettore all’azione (call to action). Quest’ultima può essere l’acquisto di un bene/servizio; iscriversi a una newsletter; creare una community e tanto altro. Sul mestiere del copywriter ne ho parlato in dettaglio già in questo articolo. Il copywriter si concentra sulla capacità di coinvolgere emotivamente il lettore, spesso facendo leva su bisogni, desideri o paure.
Differenze
Già da questa breve spiegazione emergono le prime differenze. Pur essendo entrambe professioni basate sulla scrittura e sulla comunicazione, si distinguono per alcuni aspetti essenziali:
- Finalità: il giornalismo mira a informare, mentre il copywriting punta a persuadere.
- Stile: il giornalismo tende a essere più formale e oggettivo, mentre il copywriting è spesso più colloquiale e creativo.
- Etica: il giornalismo è vincolato da rigidi standard etici, mentre il copywriting può essere più creativo, anche se sempre rispettoso nei confronti del lettore.
Sinergie
Nonostante le differenze, ci sono contesti in cui le due discipline s’incontrano e si rafforzano a vicenda. Il giornalismo e il copywriting possono coesistere e creare sinergie molto potenti.
Molte aziende utilizzano tecniche giornalistiche per creare contenuti che non solo promuovono i loro prodotti, ma che forniscono anche informazioni utili e approfondimenti per il pubblico. Questo approccio, noto come brand journalism si basa sull’idea di informare il cliente prima di persuaderlo all’acquisto.
Il giornalismo è una forma di storytelling che quotidianamente costruisce storie coinvolgenti e autentiche. Questa è un’abilità che i copywriter possono apprendere per creare narrazioni che siano al contempo persuasive e credibili.
Nei paragrafi precedenti abbiamo ricordato che il compito principale del giornalista è quello di approfondire e verificare le informazioni e questo si traduce in contenuti di qualità, che possono migliorare le performance SEO. Il copywriter, d’altra parte, sa come ottimizzare questi contenuti per renderli più attraenti per il pubblico e per i motori di ricerca.
Sebbene giornalismo e copywriting abbiano obiettivi e approcci diversi, sono due discipline che possono lavorare insieme in modo efficace. Il futuro della comunicazione richiederà sempre di più una combinazione di competenze: la capacità di informare in modo preciso e imparziale, ma anche di creare contenuti che siano persuasivi e orientati al risultato.
In conclusione, lavorare in entrambi i settori si può e ciò che deve guidarci nel momento in cui iniziamo a scrivere è avere ben chiaro l’obiettivo del nostro testo.