Ancora nessun vaccino per gli assistenti di studio medico

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Si dice che è proprio durante i momenti difficili che si comprendono quali sono le priorità e le cose davvero importanti. È durante gli stessi momenti, però, che emergono anche i problemi e le lacune, che magari in altri periodi più tranquilli non si sarebbero notati.
Questo è quello che sto constatando sulla mia pelle.
Da qualche mese ho iniziato a lavorare come segretaria presso lo studio medico del mio paese: un’esperienza professionale davvero importante, che mi sta facendo crescere e maturare tanto. Ho intrapreso questa nuova avventura in piena pandemia e questo ha reso il mio inizio un po’ più difficile del previsto, ma sto cercando di trarre il meglio da ogni parte di questo lavoro. Ho sempre cercato di essere fiduciosa e di pensare – come tutti del resto – che questo periodo difficile prima o poi passerà e che grazie al vaccino ne usciremo presto.
Ecco, questo è il punto: il vaccino.

Non è stato bello scoprire, infatti, che la nostra categoria professionale – nonostante le numerose segnalazioni da parte dei medici presso cui lavoriamo – non è stata inserita nel Piano Vaccinale, nella parte dedicata ai gruppi target cui offrire con priorità la vaccinazione.
Eppure, gli assistenti di studio medico sono il primo contatto che i cittadini hanno con il Servizio Sanitario Nazionale e lavorano quotidianamente al fianco dei medici. Un carico di lavoro e stress che è aumentato considerevolmente nell’ultimo anno e che ad alcuni colleghi ha causato anche problemi di salute.

Qualche giorno fa ci siamo rivolti all’Avv. Incoronata Bochicchio al fine di comprendere quale potesse essere una azione da mettere in campo ed il professionista ha inviato al Presidente della Regione, Vito Bardi e all’assessore alla Salute Rocco Leone, alla Azienda sanitaria di Potenza, alla federazione Italiana medici di medicina generale ed consiglio dell’ordine dei Medici chirurghi ed odontoiatri, una richiesta tesa all’inserimento, nel piano vaccinale, della nostra categoria tra quelle alle quali accordare la priorità nella vaccinazione anti Covid 19 e questo – scrive l’avvocato – anche in vista dell’imminente coinvolgimento dei medici di famiglia nella campagna di vaccinazione. Occorre prendere il provvedimento con urgenza, visto che l’andamento dell’epidemia ha preso una corsia più veloce. Gli assistenti fanno la richiesta prioritaria di vaccinazioni per proteggere se stessi ma soprattutto i cittadini che si devono sentire sicuri negli ambienti degli ambulatori.

Nell’attesa di una risposta, noi continueremo a fare il nostro lavoro con impegno e dedizione come abbiamo sempre fatto, nella speranza che le nostre ragioni vengano ascoltate.

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