I giovani e la cultura

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Ci raccontano che le nuove generazioni sono distanti dalla cultura, che i cosiddetti “nativi digitali” non sanno più socializzare se non attraverso lo schermo di un computer e che, addirittura, non hanno fantasia o spirito critico.
Io non credo sia vero, almeno per quanto riguarda il mio paese.
Filiano nel 2017 ha ottenuto la qualifica di “Città che legge”, riconoscimento che è stato riconfermato anche nel biennio 2018/2019. Sempre qui, di recente è stato istituito un “Patto per la Lettura” tra Comune, Scuola e Associazioni per ridare valore all’atto di leggere come momento essenziale per la costruzione di una nuova idea di cittadinanza. In quest’ottica – già da diversi anni – Filiano prende parte attivamente all’evento nazionale de Il Maggio dei Libri: rassegna nata nel 2011 allo scopo di dare risalto all’importanza sociale della lettura come costituente fondamentale dello sviluppo personale, culturale e civile.

Quest’anno la rassegna è stata particolarmente ricca di eventi: presentazioni di libri, aperitivi letterari, convegni sul dialetto, favole a merenda per i più piccoli e premi letterari con la scuola. Ieri sera, presso il centro sociale “Prof. G. Lorusso” si è svolto l’ultimo appuntamento in programma dedicato alla lettura: “Leggere Poetare Musicare” organizzato dal Forum Giovanile C63 in collaborazione con la Pro Loco di Filiano.

«È un evento che ha lo scopo di sensibilizzare la lettura e di sperimentare un nuovo approccio alla conoscenza. La lettura deve uscire dai luoghi soliti e deve incontrare luoghi e momenti della vita quotidiana. Perciò abbiamo voluto che il nostro evento si tenesse qui, tra le persone, anche tra quelle persone che hanno un rapporto sporadico con i libri.» ha dichiarato il Presidente del Forum C63, Angelo Zaccagnino.

Dopo la prima giornata, che si è svolta l’11 maggio, incentrata sul tema “Emozioni: espressioni di un stato d’animo”, ieri sera si è tenuto il secondo appuntamento.
Nella società frenetica attuale, c’è ancora spazio per provare emozioni? È stato questo il tema della serata, che ha coinvolto attivamente ed emotivamente tutti i presenti.
Annalisa Carriero ha affrontato questa tematica partendo dall’”Inquietudine” di Ferando Pessoa, continuando con “La noia” di Alberto Moravia e finendo con un autore contemporaneo e suo coetaneo, Aurelio Barberino.
Poi ci sono stata io (perdonate l’autoreferenzialità, ma ho preso parte all’evento e in qualche modo devo raccontarlo) che mi sono chiesta: si possono affrontare tematiche importanti come queste anche attraverso i fumetti? Certo che sì! Dunque, ho parlato delle opere di Zerocalcare e del suo modo originale e ironico di raccontare la quotidianità, ma anche le questioni più complesse di questa società.
Matteo Colucci ha letto un brano tratto da “Lo spleen di Parigi” di Baudelaire. Si tratta di un inno alla ricerca della felicità in una società che corre, che esorta ad ubriacarsi di vino, poesia e virtù.
Infine, Ivan Mecca ha letto alcuni estratti tratti dal saggio di Proust “Sulla lettura”, in cui il famoso scrittore francese sottolinea l’importanza della lettura nella vita di ognuno.

L’incontro, presentato da Vitantonio Pace, è stato allietato dagli intermezzi musicali dei bravissimi Roberto Pallottino e Annamaria Rigillo, che hanno eseguito diversi brani, spaziando da Simon&Garfunkel a Mogol e da Pino Daniele a Lucio Dalla.

Quindi, com’era quella storia dei giovani che non sanno apprezzare la cultura?
Niente di più falso!

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