Il segreto dei Marò: fatti, omissioni e responsabilità

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Il tavolo dei relatori
Il tavolo dei relatori

Domenica 24 gennaio a Brienza, presso la sala consiliare del Municipio, è stato presentato il libro “Il segreto dei Marò” (Mursia Editore) di Toni Capuozzo.
Alla discussione – che rientra nell’ambito della rassegna “Serate d’Autore” organizzata e promossa dal Comune di Brienza – oltre all’autore, hanno partecipato anche il Sindaco Donato Distefano, l’Assessore alla cultura Angela Scelzo e il giornalista Antonio Pace della Gazzetta del Mezzogiorno.
Toni Capuozzo, giornalista prima di carta stampata (da Lotta Continua a Reporter, da Panorama Mese a Epoca) e poi di televisione (Studio Aperto, Tg4, Tg5), ha seguito e raccontato i conflitti in America Latina, Africa, Medio Oriente, Balcani e Asia. Dal 2001 cura e conduce il settimanale Terra! su Rete4.
copertinaIl 15 febbraio 2012 nell’Oceano Indiano due pescatori vengono uccisi da una raffica di colpi sparata da una nave mercantile. Nello stesso giorno la Enrica Lexie, petroliera italiana con a bordo un Nucleo Militare di Protezione, ha respinto un tentativo di abbordaggio. Nel giro di poche ore la nave italiana inverte la rotta e viene fatta ormeggiare nel porto di Kochi e qualche giorno dopo i due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone vengono arrestati. Comincia così il “Caso Marò”, com’è stato definito dai media.
Toni Capuozzo, con questo libro, cerca di ricostruire gli eventi di una vicenda che è diventata un limbo giudiziario fatto di inchieste approssimative e rinvii, partendo proprio dalla legge che consentì l’impiego di personale militare a bordo di navi mercantili. L’autore spiega il «groviglio giuridico» che ha intrappolato Italia e India, gli interessi economici e politici tra i due Paesi, che hanno condizionato la vicenda – ricordiamo che l’India è il primo compratore d’armi dall’Italia – ma soprattutto ricostruisce l’incidente del 15 febbraio facendo emergere tutte le contraddizioni e le lacune dell’inchiesta indiana.

Piccole soddisfazioni!
Piccole soddisfazioni!

«Uno degli obiettivi principali di questo libro» ha spiegato l’autore «è quello di sottrarre questa vicenda alla politica. Non è una storia né di destra né di sinistra, ma è una storia che va raccontata proprio perché ha in sé scomode verità».
La verità dei fatti è sempre difficile da determinare.
Su questo concetto, nel corso dei secoli, si sono interrogati numerosi filosofi.
Una delle definizioni di verità che, personalmente, ritengo più appropriata è quella che deriva dal termine greco aletheia: costituito dalla a-privativa davanti a lath, che vuol dire passare oltre, sfuggire, restare ignoto.
La verità è qualcosa che deve essere dis-velata, qualcosa che va sottratta al nascondimento, dunque, credo che il miglior modo per avvicinarsi il più possibile ad essa sia informarsi.

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