Frasi fatte: un’arma a doppio taglio!

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comQuando parliamo, chiacchieriamo o salutiamo una persona, entrano in gioco diversi fattori. In ambito tecnico si è soliti distinguere tre tipologie di comunicazione:

– verbale: che riguarda il linguaggio, sia scritto sia orale
– non verbale: che avviene attraverso mimiche facciali, sguardi, gesti, postura, …
– para verbale: che interessa il tono, il volume e il ritmo della voce.

Durante una comunicazione interpersonale, i vari interlocutori coinvolti possono influenzarsi a vicenda e utilizzare solo una, o tutte e tre le tipologie elencate. Ciò che spesso sottovalutiamo, però, è l’uso delle cosiddette “frasi fatte”, anche conosciute come “frasi di cortesia”. Queste, a mio avviso, rappresentano un’arma a doppio taglio! Tutti almeno una volta nella vita le abbiamo usate e magari ci sono servite per uscire da situazioni poco gradite o imbarazzanti. Però, come dicevo prima, se non vengono usate correttamente possono dare luogo a dei veri e propri errori di comunicazione o, quantomeno, a situazioni sgradevoli. È per questo motivo (e anche perché non sapevo come passare il pomeriggio, in attesa della lezione di pilates) che ho deciso di fare un elenco di alcune delle espressioni che sarebbe preferibile non usare. Si tratta di un elenco personalissimo, cioè basato su errori commessi in prima persona o situazioni spiacevoli in cui è capitato di trovarmi!

1. “Stavi benissimo, quasi non ti avevo riconosciuta” o nella variante peggiore “Stavi benissimo, quasi non sembravi tu”. DA EVITARE
Attenzione cari ragazzi e care ragazze, questo non è affatto un complimento! Infatti, è una frase che sottintende un significato più profondo: “Stranamente quel giorno eri bellissima ed è strano, perché di solito fai cag…!”

2. “Dai, vedrai che l’uomo giusto arriverà quando meno te lo aspetti” DA EVITARE
Se te lo dice un’amica che sta per sposarsi, non crederle, perché in realtà sta pensando: “poverina… rimarrà sola per tutta la vita!” Penserete che sono cinica… ma dai… a quante è capitato di sentirselo dire?!? E quante ci hanno creduto veramente?!? Ecco, appunto!

3. “Credi in te stesso e vedrai che andrà tutto bene” USARE CON CAUTELA
Confesso! Io ho usato spesso questa frase, soprattutto ai tempi dell’università. Il giorno degli esami diventavo una calamita per i colleghi insicuri e ansiosi. La scena era più o meno questa: io entravo in aula, mi sedevo al mio banchetto e cercavo di raggiungere la pace interiore in attesa dell’ora X. Poi, ecco “La Voce”: «Ciao Maria, allora come stai? Io non posso farcela… mi hanno detto che il prof. è tosto… Perché non ce ne andiamo? Tanto è inutile restare solo per fare figuracce!» In quel preciso istante, nella mia mente partivano tutta una serie d’imprecazioni (a volte anche in lingue che non credevo di sapere), ma dalla mia bocca usciva sempre e solo la seguente espressione: “Credi in te stesso e vedrai che andrà tutto bene”.
Ah, quante amicizie ha salvato questa frase!!!

4. “Non per farmi gli affari tuoi, ma quanto lo hai pagato?” DA EVITARE
Perché? Beh, la risposta è semplice: se non è per farti gli affari miei, perché mai lo vorresti sapere?

5. “Devi fare come meglio credi” USARE CON CAUTELA
Io, personalmente odio questa espressione. È un po’ come il “quanto basta” delle ricette: non è di nessun aiuto!

Ecco le 5 “frasi fatte” che odio di più, ma capisco che questo post non potrà aiutarmi a liberarmene del tutto. Almeno, però, mi sono divertita a scriverlo e spero di aver rubato un sorriso anche a voi lettori!

Cacchio ho fatto tardi, scappo in palestra!!!

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