A cinquant’anni dalla loro scoperta, la Pro Loco di Filiano presenta un volume sulle pitture rupestri di “Tuppo dei Sassi”
In località “Tuppo dei Sassi”, nei pressi di c.da Carpini a Filiano, è situata la riserva antropologica “I Pisconi”. Nel 1965 l’archeologo Francesco Ranaldi, su segnalazione di alcuni abitanti della zona, individuò delle pitture rupestri risalenti a circa 12.000 anni fa. Situati in un riparo sotto la roccia (denominato “Riparo Ranaldi” dal nome dello scopritore) i dipinti in ocra rossa rappresentano gruppi di quadrupedi e figure antropomorfe impegnati in una generica scena di caccia. Nel corso degli anni sono stati realizzati diversi lavori per evitare il deterioramento delle pitture, per la messa in sicurezza della zona e per renderla più facilmente accessibile ai visitatori. Molto altro ancora, però, andrebbe fatto per valorizzare e promuovere questo sito di indiscusso interesse storico e archeologico. È principalmente per questo motivo 
che l’Associazione Pro Loco di Filiano ha deciso di realizzare il volume “Le pitture rupestri di Tuppo dei Sassi – Riparo Ranaldi Filiano”, che sarà presentato ufficialmente sabato 7 novembre alle ore 17:30, presso il centro sociale “G. Lorusso” di Filiano. Il testo si divide in quattro parti: la prima ospita gli interventi istituzionali; la seconda raccoglie alcuni scritti specialistici e di settore sulle pitture rupestri; la terza mostra alcune foto dettagliate del sito archeologico; infine, vi è un’appendice in cui sono riportati alcuni studi e documenti originali sugli affreschi. «La memoria è la nostra cultura. Fare cultura, oggi, significa restituire un’identità a noi stessi, renderci partecipi di quell’universo storico che ci appartiene. In particolare, studiare l’arte rupestre significa compiere un viaggio nella storia, ai confini della storia, ridisegnare gli orizzonti del nostro sapere» ha dichiarato Vito Sabia, cofondatore della Pro Loco di Filiano e curatore dell’evento.
