Riscoprire lo sport attraverso l’arte orientale del Karate

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“L’origine del karate rimane impenetrabilmente nascosta nella nebbia della leggenda”.
Non esiste materiale scritto che ci dica chi abbia inventato e sviluppato quest’arte, la sua storia può essere dedotta solo dalle antiche leggende che ci sono state tramandate oralmente. Ciò che sappiamo è che il karate ha origine presso l’isola di Okinawa e arriva in Giappone solo nel XIX secolo, quando il Ministero dell’educazione giapponese invitò il Maestro Gichin Funakoshi a Tokyo per una dimostrazione pubblica. A lui va riconosciuto il merito di aver introdotto al pubblico di massa giapponese quella complessa arte che è chiamata Karate-do, “la via del karate”. Oggi il Karate si è diffuso in tutto il mondo ed è anche uno sport riconosciuto a livello internazionale.
Prima di spiegare che cos’è il karate, occorre prima chiarire che cosa non è! Capita spesso che persone che hanno poca dimestichezza con quest’arte si rivolgano ad un esperto domandandogli: «sei veramente in grado di spaccare una grossa roccia con le dita?». C’è da dire che un esperto di karate può rompere una spessa asse di legno o diversi strati di tegole con un colpo della mano, ma tutti potrebbero fare la stessa cosa dopo essersi sottoposti ad un sufficiente allenamento. Non c’è niente di straordinario nel riuscirci. E questo non ha assolutamente niente a che fare con il vero spirito del karate, si tratta semplicemente di una dimostrazione del tipo di forza che un uomo può acquisire con la pratica. Il termine karate (Kara-Te) significa letteralmente “mano vuota” e questo sottolinea che si tratta di un’arte difensiva per niente violenta e inoltre è uno sport che può essere praticato da chiunque, giovane o vecchio, forte o debole, maschio o femmina.
Di certo queste poche parole non possono spiegare la profonda essenza e la filosofia che c’è alla base di quest’arte orientale, che va praticata e vissuta come una vera e propria scelta di vita.
KarateDomenica 2 febbraio, presso la tensostruttura in via campo sportivo a Filiano, si è svolta una dimostrazione pubblica di karate. Si è trattato di uno stage tecnico in cui i partecipanti hanno eseguito le tre forme di allenamento del Khion (tecnica base), Kata (combattimento contro uno o più avversari immaginari) e Kumitè (combattimento con avversario). La dimostrazione ha avuto inizio con le preghiere del dojo, per esaltare le essenze del karate: carattere, sincerità, costanza nello spirito, rispetto di tutte le cose e autocontrollo.
Lo stage è stato organizzato dal Maestro Mimmo Lacerenza (cintura nera 5° dan) e dai suoi allievi Angelo Summa (cintura nera 5° dan) e Mariantonietta Lacerenza (cintura nera 2° dan e Maestro di Yoga).

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